Mi chiamo Paola Restelli, “PR”di nome e di fatto. Creare un nuovo contatto oppure dar vita ad una rete di persone ed idee mi ha sempre procurato divertimento e piacere. Avevo fin da piccola attitudine a generare empatia e, quando il vino è entrato nella mia esistenza, questa dote si è rivelata assai preziosa.
Nella mia vita ho sempre organizzato qualcosa: mi piace sentire il peso sulle mie spalle, percepire l’adrenalina, creare complicità con il gruppo di lavoro, avere ogni dettaglio sotto controllo.
Provengo dal mondo dell’audiovisivo: mi sono diplomata alla Scuola Civica di Cinema di Milano, laureata a Brera con il massimo dei voti, ed ho lavorato per anni come aiuto regista in Rai.
Poi sono arrivati i miei figli Omar e Amina, due condensati di bellezza e di schiettezza. Loro hanno rivoluzionato le mie priorità. Ho rallentato, ho smesso di girare per l’Europa, ho dato il tempo alle mie percezioni sensoriali di acuirsi. Questa evoluzione ha migliorato la mia vita e quella dei miei figli.
Proprio in questa fase il vino mi ha definitivamente conquistato. L’ho amato da sempre, ma la passione superficiale non era più sufficiente: dovevo andare a fondo per coglierne l’anima.
Ho iniziato la mia formazione professionale con AIS (Associazione Italiana Sommelier), poi il WSET(Wine & Spirits Education Trust), ed ancora il corso di perfezionamento universitario Wine Business dell’Università di Salerno, la Wine Academy di Vendi + Vino, l’adesione all’Associazione Nazionale Le Donne Del Vino più numerosi seminari, corsi e simposi di settore.
Più imparo e più ho sete di sapere.
Il percorso artistico estende i confini del mio studio, confermando che, per capire e di interpretare il mondo del vino, è necessario spaziare ben oltre i testi tecnici di settore.
Con me ho sempre una penna ed un foglio di carta, e penso che le parole siano davvero importanti.
Lavoro da anni nel comparto sia come brand ambassador, che come sommelier professionale, ma anche responsabile dell’ideazione, della produzione e della conduzione di eventi enogastronomici.
Sono esplosiva ma rigorosa, passionale e precisa. Amo definire meticolosamente i punti salienti del mio operato, unendoli per creare percorsi proiettati al futuro.
Mi sento “al posto giusto”, come il buon vino a tavola.
Conferisco alla degustazione una natura simbolica, edonistica, estetica. Di conseguenza penso a me come ad un cupido enoico, che opera in una nicchia privilegiata di cultura.
Tutte le mie frecce sono a tua disposizione: a colpirti sarà l’audacia della mia penna, la fluidità delle mie parole, il personalissimo modo che ho di raccontare il vino.
Vuoi saperne di più?